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Sicurezza energetica, pulizia ed economicità: diversi paesi li classificano in modo diverso

Dec 11, 2023Lasciate un messaggio

I politici, i leader aziendali e gli accademici stanno concentrando le discussioni e gli impegni politici sul cambiamento climatico e sulla transizione energetica alla Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite COP28 a Dubai. Tuttavia, i paesi a volte hanno molte priorità contrastanti. Ipsos ha condotto un sondaggio e interviste con 24.000 persone in 28 paesi su quale sia la questione energetica più importante nel loro paese: sicurezza, pulizia o convenienza.

Sicurezza energetica

La guerra Russia-Ucraina ha posto la sicurezza energetica al centro di molti paesi, soprattutto europei. I paesi direttamente colpiti, tra cui la Germania, hanno dovuto riavviare la produzione di carbone e prolungare la vita operativa delle centrali nucleari per garantire energia sufficiente per il riscaldamento in inverno. Secondo l’indagine Ipsos, raggiungere l’autosufficienza energetica, riducendo così la dipendenza dalle fonti esterne, è una priorità energetica assoluta per molti paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Italia e Francia. I sondaggi mostrano che anche i paesi produttori di energia considerano la sicurezza energetica una priorità assoluta. Ad esempio, la Norvegia ottiene il 96% della sua energia dai giacimenti offshore di petrolio e gas e dall’uso dell’energia idroelettrica, e ha una capacità energetica in eccesso che viene esportata in altri paesi come il Regno Unito. Nonostante ciò, l’autosufficienza energetica rimane una delle priorità dei norvegesi.

energia pulita

Dopo la sicurezza energetica, la seconda priorità più critica è lo sviluppo di fonti energetiche più pulite come l’eolico, il solare e l’idrogeno. La necessità di energia pulita è una priorità in Giappone ed è anche una grande preoccupazione in altre economie asiatiche come la Corea del Sud e la Cina. Oltre agli impatti ambientali, lo sviluppo dell’energia pulita ha anche impatti economici. Ricerche recenti mostrano che raddoppiare la quota di energia rinnovabile nel mix energetico globale potrebbe aumentare il PIL globale dell’1,1%, equivalente a 1,3 trilioni di dollari.

accessibilità energetica

La riduzione dei costi energetici per i consumatori è stata la terza questione più frequentemente citata. Ciò è particolarmente evidente in Belgio, Regno Unito e Germania, dove i prezzi dell’energia sono circa il doppio di quelli dei paesi vicini come Francia e Grecia. I prezzi dell’energia in molti paesi europei sono da due a tre volte superiori alla media globale.

Altre priorità energetiche menzionate includono: costruire più infrastrutture energetiche; imporre più tasse ai consumatori che abusano dell’energia; e garantire che le popolazioni delle Prime Nazioni traggano vantaggio da importanti progetti energetici. Ridurre la deforestazione è una priorità assoluta in Brasile, che ospita il 60% della foresta amazzonica. Dati recenti mostrano che quasi il 20% delle foreste è stato distrutto a partire dagli anni ’70.

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